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L’arte del trading energetico. Intervista con Fabio Calissano, Head of Power di Newatt

Nel dinamico mondo del trading energetico, Fabio Calissano, Head of Power presso Newatt, svolge un ruolo cruciale nel navigare le complessità del mercato e nell’assicurare approvvigionamenti sicuri e competitivi. In questa intervista, Fabio ci offre uno sguardo approfondito sul trading energetico e su come opera Newatt  in quest’attività estremamente dinamica.

1. Che cos’è il “trading energetico” e come funziona?

“Il trading energetico null’altro è che l’acquisto e la vendita di energia elettrica nei mercati regolamentati o tramite accordi bilaterali a pronti e future. Necessita di previsioni accurate di produzione e consumo di energia, poiché dobbiamo assicurarci di acquistare i volumi strettamente necessari e di non avere sorprese sui prezzi. Il rischio di fare errate previsioni sui consumi o di non riuscire ad assicurarsi l’energia ai prezzi ipotizzati vanno gestiti in modo efficace. È essenziale restare aggiornati con i cambiamenti real-time di prezzi e volumi per ottimizzare le nostre operazioni.”

2. Quali sono le competenze, ruoli e strumenti del Trader Energetico?

Le competenze richieste nel trading energetico sono altamente specifiche e variegate. È essenziale comprendere a fondo la dinamica del mercato elettrico, dove l’energia deve essere continuamente bilanciata tra produzione e consumo in tempo reale.
Dal punto di vista quantitativo, i trader devono possedere abilità avanzate in matematica e statistica per sviluppare algoritmi che permettano di ottimizzare i modelli previsionali e le decisioni di trading. Gli strumenti principali in uso includono Python e SQL, essenziali per elaborare grandi moli di dati e creare modelli predittivi basati su machine learning.

3. Quali sono i principali prodotti o risorse energetiche con cui lavora Newatt?

“Newatt opera sia sui mercati regolamentati che sui mercati bilaterali. Sul mercato spot, si opera soprattutto a corto termine, utilizzando prodotti come il Day-Ahead Market (MGP) in Italia, gestito dal GME (Gestore dei Mercati Energetici). Il MGP è essenziale per la contrattazione dell’energia del giorno successivo, dove le offerte di acquisto e vendita vengono presentate entro le 12:00, formando i prezzi zonali e il PUN per ogni ora del giorno seguente.
Dopo la chiusura del MGP, iniziano le sessioni del Mercato Infragiornaliero (MI), che permettono ulteriori aggiustamenti basati su eventuali aggiornamenti delle previsioni di consumo. Le sessioni di trading Intraday come MI1, MI2, MI3 e XBID offrono flessibilità nella gestione dell’energia fino a un’ora prima della consegna.
Oltre ai mercati spot, utilizziamo anche contratti future per le coperture a lungo termine. Questo ci permette di bloccare i prezzi per la fornitura futura di energia, garantendo stabilità e riducendo l’esposizione ai rischi di prezzo. La nostra capacità di gestire questi strumenti di “protezione” del prezzo ci ha permesso di riprendere a fare offerte a prezzo fisso ai nostri clienti subito dopo la crisi energetica, dando loro la possibilità di venire incontro alle esigenze dei clienti di avere “stabilità” nel prezzo dell’energia. Questa strategia di bilanciamento tra operazioni giornaliere e pianificazioni a lungo termine è fondamentale per il nostro successo nel dinamico settore energetico.”

4. Come gestisci il rischio nel trading energetico, specialmente in un mercato così volatile?

“La gestione del rischio nel trading energetico è complessa e richiede un approccio stratificato per affrontare sia i rischi a lungo termine che quelli giornalieri. Per i rischi a lungo termine, utilizziamo contratti future per coprire sia il rischio di prezzo che quello volumetrico. Questo significa che ogni volta che effettuiamo una vendita a prezzo fisso, acquistiamo immediatamente la quantità necessaria di energia sui mercati future per bloccare i prezzi, minimizzando così l’esposizione ai rischi di fluttuazione dei prezzi futuri. Poiché è impossibile prevedere in modo perfetto i futuri consumi gestiamo il rischio residuale con un approccio informato e proattivo.
Parallelamente, la gestione del rischio nei mercati spot si svolge su base giornaliera e intraday. Il rischio principale in questi mercati è legato agli errori di previsione della domanda e dell’offerta, che gestiamo aggiornando continuamente le nostre previsioni e adattando le nostre posizioni in risposta alle condizioni di mercato che cambiano rapidamente. Questo processo dinamico di aggiustamento minuto per minuto ci permette di mantenere l’equilibrio e l’efficacia delle nostre operazioni di trading in un ambiente estremamente volatile.”

5. Puoi descrivere il tuo ruolo come Head of Power in Newatt e come si svolge la tua giornata tipo?

“Come Head of Power, il mio compito principale è coordinare l’attività di trading e power di Newatt nei diversi mercati in cui operiamo come Italia, Germania, Austria e Francia. Ogni giornata inizia con un controllo accurato delle nostre attività per assicurarmi che tutto funzioni correttamente e che il rischio sia gestito in modo efficace. .
A livello più strategico, insieme ai membri del team periodicamente facciamo una review dei mercati per individuare trend, cambiamenti e le opportunità e i rischi che ne derivano, sia per gli approvvigionamenti ai nostri clienti che per la gestione degli asset – che sono gli impianti di produzione.
Tutte queste analisi vengono regolarmente condivise e discusse con i colleghi più senior – in modo che l’analisi e la valutazione dei rischi sia sempre aggiornata e condivisa a livello aziendale.

6. Ci sono modifiche normative che hanno un impatto significativo sul vostro business?

“Una svolta normativa rilevante sarà l’implementazione del TIDE dal 1° gennaio 2025, che modificherà il dispacciamento elettrico in Italia da un sistema orario a uno ogni 15 minuti, aumentando così la complessità delle nostre operazioni e richiedendo aggiustamenti strategici e operativi continui.”

7. Ci sono nuove tecnologie o innovazioni che stanno cambiando il modo in cui fai trading? Come avete introdotto l’intelligenza artificiale nel vostro workflow?
“L’intelligenza artificiale sta rivoluzionando il nostro approccio al trading, soprattutto nel forecasting. Abbiamo integrato l’AI per affinare le nostre previsioni e l’analisi dei dati, un processo che richiede un tuning meticoloso e monitoraggio costante. Questa tecnologia, pur essendo complessa, è diventata fondamentale nel nostro processo decisionale, permettendoci di ridurre i rischi legate alla volatilità del mercato.”
8. Quali sono le principali sfide che Newatt affronta nel mercato energetico attuale?
“La nostra sfida principale è l’incessante cambiamento del settore, dovuto sia all’evoluzione del mercato che a frequenti aggiornamenti normativi, sia a livello nazionale che europeo. Questi cambiamenti richiedono una continua adattabilità e innovazione nelle nostre strategie e operazioni, garantendo che rimaniamo sempre un passo avanti rispetto alle tendenze di mercato e alle regolamentazioni.”
9. Come vedi il futuro del trading energetico nei prossimi 5-10 anni?
“Il futuro del trading energetico sarà dominato da un livello ancora più avanzato di algoritmizzazione. Prevedo che l’abilità di elaborare e gestire dati in modo algoritmico diventerà ancor più cruciale, permettendo decisioni rapide ed efficaci in un ambiente di mercato che si prevede essere sempre più dinamico e complesso.” Newatt sta investendo in modo importante in questa attività per mantenere la propria competitività.
10. Quali consigli daresti a chi vuole entrare nel campo del trading energetico? Quali competenze consideri essenziali per avere successo in questo settore?
“Per avere successo nel trading energetico, è essenziale possedere robuste competenze quantitative e un forte interesse per l’analisi e il trading. Consiglio vivamente di sviluppare una passione per l’analisi quantitativa e di imparare tecniche avanzate per costruire modelli. È fondamentale anche la capacità di assumersi rischi calcolati e fare scelte strategiche informate, gestendo le operazioni con sicurezza e determinazione.”